Se l'Olanda esce dall'euro... 12-02-2014

I vantaggi di abbandonare l'eurozona. Uno studio appositamente commissionato li elenca tutti.

12-02-2014

Se l'Olanda esce dall'euro...

Le spinte anti euro crescono e non solo nei Paesi che hanno sperimentato la crisi e la disoccupazione determinate dalle soffocanti politiche finanziarie della Bundesbank e della Bce.

Le prossime elezioni europee stanno infatti animando la tranquilla Olanda che è peraltro stufa dei diktat di Merkel e Rehn e sta scoprendo con grande interesse i numerosi vantaggi di una sua uscita dall'euro rigidità.
A questo proposito l'Italia ha avuto modo di vivere sulla propria pelle le posizioni vergognosamente succube assunte da parte di Monti e Letta nei confronti della demenziale politica del rigore di Berlino.

Uno studio elaborato dalla società di consulenza inglese Capital Economics, reso pubblico pochi giorni fa, elenca una lunga serie di aspetti positivi derivanti dell'uscita del Paese non solo dall'eurozona ma addirittura dall'Ue; vediamone alcune in sintesi:
- maggior potere decisionale circa le politiche industriali e commerciali;
- autonomia monetaria e fiscale abbandonando il regime monetario della Bce, di Maastricht e del criminale fiscal compact;
- risparmio sui versamenti alle casse dell'Ue;
- fortissima crescita del Pil che nell'arco di circa 10 anni raggiungerebbe il 10% - 13%.

Naturalmente è indispensabile sottolineare anche i costi dell'operazione fuga dall'euro;
- la preparazione delle nuove banconote nazionali e le modifiche dei sistemi di pagamento determinerebbero costi pari allo 0.3% - 0,8% del Pil;
- i costi di transazione di una valuta che naturalmente avrebbe come riferimento l'analoga transizione dal gulden all'euro potrebbero anche raggiungere lo 0,8% del Pil.

In ogni caso i "pro" sono decisamente superiori ai "contro" ed a quanto pare dai sondaggi gli elettori olandesi se ne sono pienamente resi conto.