Rincaro carburanti, un nuovo danno 04-03-2014
Stabilito lo scorso Agosto. Un grave danno economico in nome delle coperture finanziarie.
04-03-2014
Rincaro carburanti, un nuovo danno
Il nuovo governo ha approvato il vecchio aumento delle accise sui carburanti incrementando in tal modo il prezzo della benzina di 0,24 centesimi al litro e del gasolio di 0,34.
Previsto lo scorso anno nel mese di Agosto nel "decreto del fare" resterà in vigore almeno fino al prossimo Dicembre ma, conoscendo lo stato italiano, di sicuro verrà confermato e prolungato nell'eternità.
Stabilito per garantire le quando mai evitabili coperture economiche, tale aumento non potrà che rappresentare un pesante aggravio sulle famiglie.
In effetti un cittadino italiano che percorra con un'auto a benzina una media di 15.000 km. sarà costretto a sborsare circa 260 euro in più rispetto agli anni passati e 388 qualora possieda un veicolo diesel.
A fronte di quanto sopra possiamo ritenere che quasi sicuramente tale nuova rapina da 75 miliardi di euro causerà in svariati settori economici un calo che l'Italia non può assolutamente permettersi.
Purtroppo l'economia gira solo e sempre a favore dello stato e mai per gli imprenditori costretti mensilmente a pagare imposte esorbitanti ancora e sempre allo stesso stato.
Anche in occasione di quest'ultimo furto il governo ha dimostrato di non aver minimamente valutato quali possano essere i bisogni dei cittadini/servi/sudditi, costretti a sacrifici via via crescenti per arrivare a stento a fine mese.
Nota. I termini "stato" e "governo" sono stati privati delle iniziali maiuscole non per errore.