Pensioni a rischio 19-08-2014
Prelievo in esame. Una nuova operazione per impoverire ulteriormente il ceto medio.
19-08-2014
Pensioni a rischio
Il governo italiano sta valutando l'ipotesi di un prelievo a carico delle pensioni, definite impropriamente d'oro e d'argento, determinando in tal modo un danno pesante a quanti, comunque, i contributi li hanno pagati per una intera vita.
In nome di una solidarietà che non può essere tollerata, il governo pensa di effettuare un prelievo sulla differenza tra l'assegno pensionistico calcolato sulle regole antecedenti alla riforma Dini e l'importo teorico maturato secondo il metodo contributivo.
In tal modo rastrellerebbe circa 1 miliardo all'anno.
Tale perverso progetto è già stato sottoposto all'Inps ed alla ragioneria di stato per alcune simulazioni.
Lo scopo dell'operazione è di sostenere esodati e cassintegrati ma, così facendo, si impoverirebbe ulteriormente la classe media già provata e logorata dalle politiche fiscali italiane ed europee.
Piaccia o non piaccia, colpire la classe media, numericamente preponderante, significa danneggiare gravemente la struttura portante della nazione, oltretutto l'unica in grado di far ripartire l'economia.
A fronte di questi grandi rischi alla sopravvivenza stessa non solo di una classe sociale maggioritaria ma di un intero paese, è indispensabile ripensare concetti quali stato sociale e solidarietà che, ora più che mai, non possono essere prioritari rispetto agli interessi dei cittadini né divenire un peso insopportabile.