Ed ora tocca ai conti correnti 25-04-2014

Fra poco i risparmi degli italiani andranno in fumo sotto i colpi del governo, peraltro mai confermato dalle urne.

 

Se prima, infatti, era toccato alla casa, facile preda vista la propensione naturale in Italia ad acquistare un immobile, il cui valore è andato a picco a causa dell'Imu e delle imposte locali ora tocca a conti correnti, di deposito, libretti postali e certificati di deposito.

Per finanziare il decreto Irpef la tassazione sui risparmi, definiti dalla sinistra come "rendite", passerà dal 20% al 26%.

 

Alla faccia della Costituzione, dove si sancisce pomposamente la tutela del risparmio, l'Italia spera di rastrellare ai danni dei parsimoniosi circa 720 milioni di euro nel 2014, oltre 2 miliardi nel 2015 e poco meno di 3 miliardi nel 2016.

 

A fronte di tale incessante susseguirsi di rapine ai danni di immobili e risparmi, cresce il numero degli italiani che hanno scelto di trasferirsi all'0estero onde non finire sul lastrico.

Prossimamente verranno esaminati svariati Paesi, dove è possibile collocarsi anche al termine dell'attività professionale beneficiando in tal modo di rendimenti lordi, sia per investimenti che per redditi da integrazione pensionistica.

A proposito di quest'ultimo caso, peraltro sempre più frequente, sono oltre 500.000 gli italiani che si sono trasferiti all'estero ottimizzando in tal modo la propria condizione di vita e tutelando i sudati risparmi.